Reazioni di pancia e speculazioni

I fatti.

3 giorni fa circa, in piazza dell’olmo a Terni è stato ammazzato un ragazzo, sgozzato con il collo di una bottiglia da uno che non aveva nient’altro da fare che mirare alla cieca in mezzo alla folla.

Ubriaco e fatto di qualcosa di pesante, il delinquente è stato preso dalle forze dell’ordine nei pressi del parco La Passeggiata.

Ah, non vi ho dettola cosa più “importante” : l’assassino era marocchino.

Tutti, e ripeto, tutti i giornali e telegiornali nazionali e locali, hanno puntato il dito su quest’ultima cosa: il fatto che fosse un immigrato marocchino già espulso e rientrato per vie traverse.

Facebook è diventata la tana dei tanti leoni da tastiera che popolano il web e dei molteplici razzisti che invece di guardare ai fatti, un ragazzo ucciso da un’altra persona, strumentalizzavano questa brutta storia per dare addosso a TUTTI gli immigrati.

Non si è fatto aspettare neanche il commento di Salvini che, dal suo pulpito ha sentenziato:

 

rsz_decina-contro-salvini

 

E questa strumentalizzazione schifosa di un fatto di cronaca nera terribile, ci da la misura di quanto siamo piccoli dentro.

L’equazione per la quale se un immigrato delinque allora tutti gli immigrati delinquono non può passare.

Non si deve perdere di vista il problema reale che è POLITICO. 

 

 

  1. In Italia non si fa rispettare la legge e non esiste la certezza della pena.
  2. In Italia non ci sono vere politiche di integrazione e di recupero delle indigenze.
  3. In Italia indichiamo la luna e guardiamo il dito.

 

 

Questi sono i problemi.

Se poi confutiamo il fatto che  la percentuale più alta di reati viene compiuta da immigrati irregolari, c’è la certezza della causa politica dei problemi.

 

Ce la prendiamo con le persone sbagliate.

Chi delinque deve andare in galera.

Chi delinque deve pagare.

Immigrato o meno, ci deve essere la certezza della pena.

 

Ed un pensiero va alla famiglia Raggi.

 

-i500passi- 

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