Lotta alla disinformazione: #AVOISTABENE

E’ da qualche settimana che su Twitter gira l’hashtag  #avoistabene ,

rivolto verso le aziende i cui banner pubblicitari compaiono su siti di dubbia valenza morale, nella fattispecie, quelli che spargono bufale ed odio gratis a go go.

 

#Avoistabene è un’iniziativa di di Diego Cajelli, curatore del blog Diego-zilla , il quale si e’ messo in testa di togliere la terra sotto i piedi dei tanti, troppi, creatori e spacciatori di bufale in giro per internet.

IL Cajelli si e’ posto una domanda: alle aziende sta bene che la loro pubblicità compaia su siti che incitano all’odio e spargono bugie a piene mani?

la risposta e’ stata, ovviamente, NO!

 

Ora, una domanda ve la faccio io : sapete come funziona il meccanismo pubblicitario su internet?

Appunto.

Questi siti giocano sul fatto che le loro false notizie produrranno indignazione vera da parte dell’utente medio internettiano che, come un autentico leone da tastiera, condividera’ a manetta queste schifezze, generando traffico verso il sito spargi merda che guadagnera’ SOLDI VERI attraverso gli accessi.

Il meccanismo e’ semplice: butti 10 e raccogli 1000 (euro).

Cajelli, grazie al suo seguitissimo blog (http://www.diegozilla.com), ha portato all’attenzione dell’”Ignaro mondo di internet” le magagne e gli intrallazzi di questi siti di merda e togliendo fondi e fonti alla marea di guano che è ora l’informazione sensazionalistica e di pancia su internet.

 

La stessa che poi fa Il Giornale di Sallusti, solo che quello ha le sovvenzioni statali.

 

-i500passi-

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