E’ un paese per pochi #misantropia

Avete presente quando vi infilate un paio di calzoni che non mettete da tanto tempo e vi accorgete che vi stanno così stretti che non li potete sopportare e ve li dovete togliere.

Quella sensazione di stretta allo stomaco e di  mancanza di aria.

Quando arrivate alla frutta e che vorreste mettervi le mani nei capelli ma, purtroppo ,non li avete perchè vi sono caduti.

Quando proprio non ce la fate più.

Ecco.

Quella.

Giorno dopo giorno mi sto accorgendo di come l’Italia sia un paese per pochi, un paese in mano ad arrivisti che pensano solo al proprio tornaconto a discapito dei molti che si fanno il culo ogni giorno ONESTAMENTE per andare avanti.

Si va avanti grazie al sangue sulle nostre mani, sporco delle persone che ci siamo messi sotto le scarpe pur di passare avanti e ritagliarci un pezzo di paradiso.

Che poi, vallo a trovare veramente il paradiso.

Gente che si diverte a manipolare le persone e gente che si diverte a farsi manipolare.

Perchè se mi faccio manipolare, posso sempre dire che non l’ho deciso io. E quindi scarico le responsabilità.

NON E’ COLPA MIA SIGNORE, MI SCUSI, HO SOLO ESEGUITO GLI ORDINI CHE MI AVEVANO IMPARTITO.

NON E’ COLPA MIA.

 

Sono stufo di tutto questo. Gente che va avanti non perchè sà ma perchè è paracula.

Mi sono ampiamente rotto il cazzo.

E’ un paese per pochi, che non ti da spazio di crescita e che, anzi, fa di tutto per farti restare nella melma.

Non puoi alzare la testa, neanche per respirare.

E voi parvenu che ci guardate dall’alto in basso con fare sprezzante, tronfi dei vostri falsi trionfi, sappiate che pagherete tutto a tempo debito.

 

Il tempo è l’unica cosa che non ci potete togliere.

Insieme alla dignità.

 

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