(sceneggiatura semi-seria di un sogno a a pancia piena) 1. Interno, stanza indefinita, nel senso che i contorni non sono netti con vario mobilio, indefinito anch’esso. Musica di Julio Iglesias che si spande per casa. Provenienza ignota. 2/3/4 Ripresa dall’alto, diagonalmente. Si vede il fondo della stanza, ma non troppo. Il personaggio è di spalle Io che ballo con la … Continue reading
Tutto è rimasto immutato nel tempo, quelle sensazioni che avevi quando eri bambino e ti affacciavi dalla ringhiera del balcone ed il vento ti scompigliava i capelli e ti sembrava di volare. E quella voglia tremenda di baciarla che l’avevi appena conosciuta eppure l’avresti già fatta tua per sempre. E quella canzone che mettevi sempre prima di fare l’amore, che … Continue reading
Per quel che vale, l’idea di te era già tanto. Motivo di struggente piacere e malinconica aspettativa. Per quel che vale, qui era già festa, coriandoli a carnevale e stelle filanti sui balconi. Per quel che vale, il cuore era pronto, con l’elmo dei combattenti puri e la spada delle mille vittorie … Continue reading
L’autunno è iniziato. Finalmente. Inizia a fare freddo, si tirano fuori i maglioni e quelle 4 farfalle nascoste nei cappotti se ne vanno a svernare altrove. E’ cambiata la stagione. E io ho cambiato casa. Ho fatto come le farfalle: Ho iniziato a svernare … Continue reading
Quanto ti può far sentire malinconico un album dei Nirvana?? Per chi come me, ha vissuto l’adolescenza a cavallo tra gli 80’s e i 90’s , è stato un gruppo imprescindibilmente caratterizzante di un periodo (breve) della vita. Le camicie a quadri, i capelli lunghi (quando c’erano), i jeans strappati e tanti sogni nel cassetto. I primi accordi sulla chitarra, … Continue reading
E quando pensi di essere arrivato in fondo, ti ritrovi a scavare per arrivare in quel punto di anima che dubitavi perfino di avere. Perchè mica sei stupido, lo capisci pure tu che una decisione la devi prendere. E portare avanti fino alle estreme conseguenze. Altrimenti sono tutte chiacchiere. E avrai … Continue reading
Ci si alza ogni mattina. Ci si saluta. Ci si bacia. Ci si fanno due coccole. Ma alla fine il cuore va sempre li, a quei tre giorni di follia lucida e di gioia immensa. Quei tre giorni che mi sono entrati dentro e che … Continue reading
Giorni strani, giorni infiniti. Giorni alla fine dei giorni. Dipende tutto da come si vive, da come si pensa, da come si sente. E da cosa si sente. E’ tutta una roba di stomaco. Come quando hai mangiato troppo e hai la nausea. E allora devi vomitare … Continue reading
Ciao. Sono tuo padre. So che ti fa strano leggermi così. Ma a me fa strano scriverti. Quindi siamo pari. Sono stati tre giorni splendidi, durante il quale io e tua madre abbiamo coltivato la splendida illusione di averti. Un’illusione appunto. Perchè poi sbatti di colpo contro la realtà e ti fai male. Molto. Io non rinuncio ai miei sogni. … Continue reading
E’ dentro ognuno di noi, quel male di vivere che serpeggia strisciando dentro l’animo. Nascosto in un angolo buio, scruta nel profondo, in solitaria attesa di qualcosa di nero. Ed è un attimo. Quell’attimo in cui tutto si fa più vicino e lo stomaco si stringe. Freddo. Fa freddo li, nel profondo. Niente con cui scaldarsi. Per compagnia il crepitio … Continue reading